Storia
La ditta venne fondata da Giuseppe Verdi nel 1971; era stata ereditata dall’esperienza del suocero, che aveva fondata il marchio Varona e Bistolfi, attivo dal 1946 e specializzato in spille di oro bianco e pietre preziose. Molti sono stati i cambiamenti sia a livello di produzione sia a livello di mercato: negli anni ‘70 la ditta vendeva a grossisti europei; a partire dagli anni Ottanta la produzione si differenzia, il prodotto di punta sono in quegli anni i bracciali a molla e diventa di primaria importanza la partecipazione alle Fiere di settore (in particolare, Gold Italia di Milano, Fiera di Vicenza e di Valenza; Fiera di Basilea): i mercati più importanti sono gli Stati Uniti e l’Europa.
Dal 1991 subentra Marco Verdi in azienda. Sono gli anni in cui la produzione si concentra esclusivamente su disegni realizzati all’interno dell’azienda, mentre in passato si affidava a designer esterni. Questo ha aumentato l’esclusività della produzione, diventando prodotto di punta del marchio soprattutto le parure composte da bracciali e orecchini.
Negli anni i bracciali a molla continuano ad essere una delle eccellenze dell’azienda, molto apprezzati nel Medio ed Estremo Oriente, mentre ha perso importanza il mercato nord americano.
I gioielli sono da sempre incastonati con diamanti e altre pietre preziosi; nelle ultime collezioni è aumentato l’uso di coralli e pietre dure dalle colorazioni vivaci, in linea con i gusti e le richieste della clientela. La Verdi è sempre stata molto attenta nella cura dei dettagli e nell’attenzione alla qualità della lavorazione.
Oggi tutta la produzione è interna all’azienda e conta un gruppo di lavoro costituito da 14 persone. Il marchio Verdi, rigorosamente made in Italy, viene per questo apprezzato sul mercato medio orientale, russo e dell’estremo oriente.
Anche il jet set internazionale indossa le creazioni dell’azienda.
Su disegno di Gino Paoli la Verdi ha realizzato un gioiello esclusivo la cui vendita è andata a favore della ricerca sulla sclerosi multipla.
Giuseppe Verdi è stato presidente dell’Associazione Orafa Valenzana (confluita in Confindustria Alessandria) per due mandati, dal 1986 al 1992.
Nel 2016 Giuseppe Verdi è stato insignito del premio S. Eligio.
Archivio
La maggior parte della documentazione conservatasi risale al 1970 circa. I disegni sono custoditi in un armadio e sono datati a partire dal 1990 in poi; i disegni sono preparati in una prima fase ancora su carta e poi vengono trasferiti su formato digitale. Nella fabbrica sono conservate gomme a partire dalla fine degli anni Novanta; esiste un numero progressivo per ogni gomma corrispondente al modello. Ogni oggetto ha una scheda tecnica, che viene periodicamente aggiornata; tali documenti sono sia cartacei sia digitali (entrambi i supporti). Sono presenti cataloghi pubblicitari a partire dal Duemila; ogni catalogo viene rinnovato ogni due anni, in formato cartaceo e digitale.
Si evidenziano in particolare le seguenti serie:
- Cataloghi tecnici: alcune decine, con indicazioni del riferimento agli stampi
- Disegni: un armadio
- Stampi in gomma: non quantificati
- Modelli in metallo vile: non quantificati
- Fotografie: n. 3 album (dagli anni Ottanta alla fine degli anni Novanta). Oggi le fotografie riguardano una parte della collezione e sono digitali.
- Materiale pubblicitario (brochures, cataloghi), 2000 – 2016
- Schede tecniche: cartacee (dagli anni Ottanta); digitali (dagli anni Duemila)
Fonti
W. Fochesato, R. Massola, Gioielli su carta. Ricchezze dorate fra disegni e cartoline: da Valenza all’Italia, Interlinea, Novara 2018, disegno riprodotto a pag. 59
L. Lenti, Gioielli e gioiellieri di Valenza. Arte e storia 1825-1975, Allemandi Torino 1994. Voce descrittiva
G. Verdi & C. s.r.l.
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