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MARGHERITA BURGENER

Storia

Il marchio Margherita Burgener nasce nel 2003 da un’idea della sua anima creativa, Emanuela Burgener. Nata ai piedi del Monte Rosa al confine con la Svizzera, si trasferisce a Valenza del 1997, dove lavora per la ditta Damiani occupandosi del mercato estero, contemporaneamente  frequenta il laboratorio del futuro marito, Massimo Lombardi, dove prenderà vita il brand Margherita Burgener. L’azienda Massimo Lombardi S.r.l, grazie all’esperienza accumulata, sarà il luogo perfetto per dare forma alle idee creative di Emanuela Burgener.

La storia della Massimo Lombardi S.r.l. inizia nel 1966 quando Carlo Lombardi con Renzo Camurati avvia la sua prima azienda orafa divenendone unico proprietario nel 1973, denominandola Lombardi Carlo con il marchio di fabbrica AL 2003.

La sede si trova negli ambienti già dediti alla produzione di gioielleria di Luigi Sillano. Il laboratorio è ricco di archivi di disegni, di modelli e di attrezzature, alcune ancora in uso nel laboratorio di Margherita Burgener, a testimonianza dell’eredità riconosciuta e di radici ben consolidate di una storia di famiglia.

La fabbrica ha prodotto in larga parte modelli che negli anni ‘70 e ‘80 sapevano restituire l’identità valenzana prevalentemente in oro e diamanti.

Nello stesso tempo, lo sguardo proiettato agli atelier parigini, da cui uscivano  gioielli dai motivi fortemente legati al mondo della flora e della fauna, ispiravano le creazioni di Carlo Lombardi, soprattutto nelle spille che sapevano esprimere l'eccellente savoir faire proprio di un piccolo laboratorio. Gioielli costruiti attraverso un sapere artigianale che ancora oggi rispetta fedelmente i canoni del disciplinare di produzione della Regione Piemonte. Dal 1997 la ragione sociale dell’azienda si trasforma in Lombardi Massimo & C. ed è gestita dai figli Massimo e Alberto ai quali si affianca  Emanuela Burgener.

Grazie alle piccole dimensioni dell’azienda, alla passione e alla competenza di Massimo e Alberto Lombardi, questo sapere continua a fare da ponte tra autentica artigianalità valenzana e innovazione contemporanea.

Pioniere di nuove tecnologie come il saldatore laser e di materiali innovativi come il titanio, il laboratorio si conferma una realtà speciale. 

Un’evoluzione del design e nuove suggestioni che arrivano da viaggi e incontri con i committenti, spingono l’azienda ad alleggerire le creazioni, a giocare con le dimensioni e le forme, a spostare lo sguardo verso quel mondo della gioielleria che si fa sempre più internazionale. L’alta gioielleria firmata Margherita Burgener è un mondo ispirato alla natura dove pietre eccezionali e tecnica orafa danno vita a creazioni sartoriali.

Partendo dalla lastra, ogni singola creazione nasce dal disegno assumendo il valore dell’irripetibilità, della progettazione ogni volta personalizzata e della qualità dell’artigianato creativo e contemporaneo. Ricerca e sperimentazione si affiancano alla tradizione introducendo la prototipazione e la stampa 3D e l’acquisizione di competenze specifiche come l’anodizzazione e la sabbiatura del titanio. 

Complice nella qualità sono passione e talento individuale come dimostra, nel caso delle pietre, l’occhio esperto di Massimo Lombardi che si occupa personalmente della selezione durante i viaggi in Brasile. 

Nel 2003 fu presentato il primo pezzo in asta a Phillips a Ginevra, canale a cui negli anni si aggiungono  Artcurial, Adam’s, Bonhams, Christie’s, HDVM, Sotheby’s.

Nel 2011 nasce anche la linea Boutique, disegnata per essere commercializzata nel retail. 

Lo sguardo rivolto a mondi diversi ha portato Emanuela  Burgener a partecipare a collaborazioni e iniziative con l’intento di promuovere il gioiello creativo e contemporaneo.

Tra gli ultimi progetti si ricordano i gioielli realizzati con Enrica Borghi, nel contesto della prima edizione di Fragile Bellezza, nel 2020, promossa del Comune di Valenza.

Nel 2021 l’atelier partecipa alla seconda edizione collaborando con l’artista Elisa Bertaglia. Anche Giovanni Frangi ha visto la sua arte pittorica prendere forma nel 2010, mentre con Chicco Margaroli la collaborazione si è spostata sugli astucci.

Durante la sua storia l’azienda ha ottenuto vari riconoscimenti, tra cui l'esposizione di un pezzo unico presso il Museo del Gioiello di Vicenza nel biennio 2014-2016. Segue nel 2016 l’esposizione presso la Triennale di Milano della spilla/collana Blooming, poi approdata in mostra a Seul. 

Si è aggiunto il Premio Sant’Eligio nel 2018 consegnato a Valenza per valorizzare la continuità storica dell’azienda, oltre che il riconoscimento Well Made di Fondazione Cologni. L’azienda è membro attivo del Club degli Orafi dal 2018 e si rende centro formativo per futuri orafi. 

 

Archivio

L’archivio raccoglie la documentazione prodotta dalla ditta Lombardi Massimo Srl – Margherita Burgener e conserva in particolare le seguenti serie tipologiche:

gomme in uso (750 circa), disegni (una parte antecedente al 1966, quelli a partire dalla fine degli anni ‘90 descrivono l’evoluzione del brand Margherita Burgener), prototipi (sono presenti in azienda i gitt in similoro dei gioielli prodotti anche prima del 1966).

Sono inoltre presenti i cataloghi dell’azienda e le schede tecniche. 

 

Fonti

W. Fochesato – R. Massola, Gioielli su carta. Ricchezze dorate fra disegni e cartoline: da valenza all’Italia, Interlinea Novara, 2018, p. 57

 

L. Lenti – D.M. Papa, Fragile bellezza. Arte e oreficeria contemporanea, Silvana Editoriale Cinisello Balsamo, 2020, p. 66-69, 105, 128

 

L. Lenti – D.M. Papa, Fragile bellezza. Arte per il corpo, Interlinea Novara, 2022, p. 52-57, 73

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Margherita Burgener
Via Tortrino, 17/a
15048 Valenza (AL) 

+39-348-697-2568
info@margheritaburgener.com
www.margheritaburgener.com

           

        

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