Storia
Mario Garavelli (1890-1978) iniziò nel 1912 la sua attività in società con il cognato Silvio Cassola, avviando la “Garavelli e Cassola”. Nel 1943 Aldo Garavelli, figlio di Mario, ottenne il marchio di identificazione 237 AL, che utilizzò insieme al fratello Luigi, il quale si occupava della produzione. Nel 1958, Aldo, impegnato della parte commerciale dell’azienda, fondò insieme a Pietro Annaratone e Ottavio Molina, la società di vendita GAM (dalle iniziali delle tre ditte fondatrici), finalizzata all’esportazione, che rimase attiva fino al 1972. Grazie a questa iniziativa, e alla partecipazione alla Fiera Campionaria di Milano negli anni ’60 e ’70, la ditta Garavelli divenne leader nella vendita di gioielli sul mercato statunitense e sudamericano. Ancora oggi il mercato degli Stati Uniti, insieme con il Giappone, rappresenta uno dei principali canali di vendita delle creazioni della ditta Garavelli.
Gli anni ’60 furono caratterizzati dalla produzione di gioielli in oro, smalti e brillanti. La figlia di Aldo, Kira, e suo marito Gian Carlo Molina, hanno dato ulteriore impulso all’utilizzo dei diamanti, scegliendo personalmente le pietre e disegnando le nuove creazioni.
Nel 1990 la ditta partecipò all’iniziativa a favore della ricerca sulla sclerosi multipla intitolata “Un gioiello per la vita”, con la creazione di un oggetto prezioso a partire da un disegno di Sophia Loren.
A partire dagli anni ’90 sono attivi in azienda Stefano ed Elisabetta Molina, figli di Gian Carlo e Kira. Sono stati dunque sviluppati gioielli dal design innovativo, per opera di Luca Valerani, marito di Elisabetta. Queste nuove collezioni si affiancano alle creazioni dallo stile classico ed elegante che da sempre hanno reso celebre il marchio Garavelli nel mondo. Uno stile apprezzato anche dall’ex first lady Michelle Obama, che in più occasioni ha indossato una spilla di brillanti prodotta dalla ditta Garavelli.
Archivio
Il fondo Garavelli srl raccoglie la documentazione prodotta dall’omonima azienda a partire dagli anni Sessanta del XX° secolo fino a oggi. Il materiale, adeguatamente condizionato e catalogato, è stato suddiviso in alcune serie tipologiche. In particolare, si conservano le seguenti serie:
Fotografie degli oggetti (dagli anni ’60 al 2000 circa); Pubblicità (dagli anni ’60 al 2000 circa); Cataloghi tecnici (dagli anni ’60; 2 metri lineari; dopo il 2000 i dati tecnici e le riproduzioni degli oggetti si trovano nell’archivio digitale); Disegni (s.d.; 10 cartelline); Gomme (circa 6000; dal 2000); Cere (s.d.); Prototipi in metallo vile (s.d.).
Non esiste uno strumento di consultazione.
Fonti
L. Lenti, Gioielli e gioiellieri di Valenza. Arte e storia 1825-1975, Allemandi Torino 1994. Voce descrittiva alle pp. 412-413; illustrazioni n. 360.
L. Lenti– M. C. Bergesio, Dizionario del gioiello italiano del XIX° e XX secolo°, Allemandi Torino 2005. Voce descrittiva alle pp. 119-120 con immagine.
Valenza ou la joaillerie italienne, catalogo della mostra a cura di Lia Lenti, Parigi, Petit Palais 8-28 febbraio 2010, Nuvole, Sardigliano, 2010. Immagine alla p. 143.
URL: http://www.garavellialdo.com
Sito ufficiale dell’azienda
URL: https://it.pinterest.com/pin/562598178421427189/ (spilla di Michelle Obama)
URL:http://www.huffingtonpost.com/2009/12/18/michelle-obamas-christmas_n_397066.html (spilla di Michelle Obama)
Garavelli srl
Via Dante, 24
Valenza (AL)
+390131941350
garavelli1920@gmail.com
www.garavellialdo.com